Autore |
Splice, di Vincenzo Natali |
Deeproad
Reg.: 08 Lug 2002 Messaggi: 25368 Da: Capocity (CA)
| Inviato: 11-08-2010 10:22 |
|
Delusione, Splice. Lo attendevo da un annetto e forse due. Mi aspettavo una roba crudele ed efferata e invece trattasi di tutt'altro. Il che di per sé non è un bene, né un male (tipo Sciallallamaian che ti fa credere che è un horror, mentre poi è la storia triste di un uomo calvo). Ciò non toglie che il film m'abbia fatto cagare in quella che sarebbe dovuta essere una sorta di analisi grottesca ed estrema del fenomeno dell'imprinting. Vano il tentativo di un qualsiasi coinvolgimento, di un qualsiasi tentativo di drammatizzazione, di un qualsiasi in generale. Il mostro tutto sommato è sexy (!?), eccetto che nella parte finale dove inaspettatamente (inaspettatamente rispetto al trailer, perché per il resto era fin troppo prevedibile) diventa brutto brutto brutto in modo assurdo (e non in senso mostrologico). Comunque boh, a me già Il Cubo m'aveva convinto poco (nel suo far finta d'essere un filmone cult per pochi), ma 'sto qui è davvero tremendo. O forse sono io a non averne colto l'intrinseca poesia (burp!). Comunque niente, dai, per farla breve è una merda.
_________________ Le opinioni espresse da questo utente non riflettono necessariamente la loro immagine allo specchio. |
|
PaoloLee
Reg.: 07 Lug 2010 Messaggi: 15 Da: Parma (PR)
| Inviato: 16-08-2010 17:13 |
|
Anche a me Splice ha deluso...e non poco.
Natali mi aveva fatto una buona impressione con The Cube, almeno il film era qualcosa di innovativo.
Attendevo da tempo questo nuovo film, anche perchè dope Cube non è che Natali abbia fatto molto.
E poi appena finita la visione che mi ritrovo?
Niente, un film che appena finito di guardare ho già dimenticato. Tutto sembrava portare a pensare che con questo Splice Natali volesse dire la sua in fatto di manipolazione genetica e topic simili.
Invece dopo un inizio anche accettabile a suo modo, nella seconda parte si perde nel classico "il mostro cattivo comincia a fare fuori tutti e gli eroi lottano per sopravvivere". Un finale che sembra tirato via senza alcuna tensione e ritmo. Per tutta la durata del film nessuno muore, poi all'improvviso in 5 secondi schiattano tutti.
E la cosa più brutta e che, almeno a me, non fregava niente di nessuno dei protagonisti. Tutti sono odiosi e vederli morire non mi ha fatto ne caldo e ne freddo.
Almeno Natali poteva regalarci uno scontro alla Predator se proprio voleva ridurre il suo film a questo.
Non mi stupisce che il film si sia rivelato un flop al box office.
Peccato! |
|
Marienbad
Reg.: 17 Set 2004 Messaggi: 15905 Da: Genova (GE)
| Inviato: 17-08-2010 13:50 |
|
A me è piaciuto un casino.
Certo, il finale è ripetitivo e si poteva far meglio, però nell'insieme è davvero un prodotto ricco di sfumature.
Non credevo potesse far così schifo. Soprattutto a Deep...
|
|
Deeproad
Reg.: 08 Lug 2002 Messaggi: 25368 Da: Capocity (CA)
| Inviato: 18-08-2010 02:32 |
|
|
Marienbad
Reg.: 17 Set 2004 Messaggi: 15905 Da: Genova (GE)
| Inviato: 18-08-2010 11:10 |
|
Stigrancazzi. Secondo me, però, la scena di sesso con con Brody è ottima. |
|
Deeproad
Reg.: 08 Lug 2002 Messaggi: 25368 Da: Capocity (CA)
| Inviato: 18-08-2010 14:50 |
|
|
Marienbad
Reg.: 17 Set 2004 Messaggi: 15905 Da: Genova (GE)
| Inviato: 18-08-2010 17:30 |
|
|
Jerry88
Reg.: 12 Mar 2007 Messaggi: 2130 Da: L'Aquila (AQ)
| Inviato: 18-08-2010 19:39 |
|
non l'ho visto, ma nei film di vincenzo natali ricordo vagamente che si finiva sempre per esprimere qualcosa di non banale, anche se nei modi più ridicoli e oscuri possibile. Quello che deprime di più nei vari trailer e spezzoni di splice è vedere un umanoide appena nato, con una forza fisica enorme, muoversi in modo lento e cerimonioso come in una storia di esorcismo. Mi piace sempre l'idea della vita che finisce fuori controllo come in jurassic park, ma se qui si ricade nell'esibizione di paura delle ombre, buonanotte
_________________ Questo non è un lavaggio del cervello, questo non è un lavaggio del cervello, questo non è un lavaggio del cervello, questo non è un lavaggio del cervello, questo non è un lavaggio del cervello, questo non è un lavaggio del cervello, questo non è un lavag |
|
Jerry88
Reg.: 12 Mar 2007 Messaggi: 2130 Da: L'Aquila (AQ)
| Inviato: 19-08-2010 21:55 |
|
ottimo. Natali riesce finalmente a mostrare il primato della volontà nel modo migliore e più semplice, senza addentrarsi falsamente in filosofie che non sa gestire e possedere. Le lodi della rappresentazione sono ridotte al minimo e anche sbeffeggiate, con qualche abile mossa che mostra la debolezza della mente di ognuno, senza portare nel ridicolo la protagonista, che non è dren, ma elsa. I suoi difetti come persona sono gli stessi del film
_________________ Questo non è un lavaggio del cervello, questo non è un lavaggio del cervello, questo non è un lavaggio del cervello, questo non è un lavaggio del cervello, questo non è un lavaggio del cervello, questo non è un lavaggio del cervello, questo non è un lavag |
|
TheSpirit
Reg.: 21 Set 2008 Messaggi: 3605 Da: Napoli (NA)
| Inviato: 21-08-2010 02:32 |
|
|
Deeproad
Reg.: 08 Lug 2002 Messaggi: 25368 Da: Capocity (CA)
| Inviato: 23-08-2010 12:02 |
|
|
Jerry88
Reg.: 12 Mar 2007 Messaggi: 2130 Da: L'Aquila (AQ)
| Inviato: 23-08-2010 12:49 |
|
che poi questo è l'unico film al mondo in cui non c'è alcun pippone morale sulla scienza, viene reso all'occhio proprio per prenderli in giro
_________________ Questo non è un lavaggio del cervello, questo non è un lavaggio del cervello, questo non è un lavaggio del cervello, questo non è un lavaggio del cervello, questo non è un lavaggio del cervello, questo non è un lavaggio del cervello, questo non è un lavag |
|
Deeproad
Reg.: 08 Lug 2002 Messaggi: 25368 Da: Capocity (CA)
| Inviato: 23-08-2010 13:54 |
|
|
oronzocana
Reg.: 30 Mag 2004 Messaggi: 6056 Da: camerino (MC)
| Inviato: 25-08-2010 09:14 |
|
quote: In data 2010-08-17 13:50, Marienbad scrive:
A me è piaciuto un casino.
Certo, il finale è ripetitivo e si poteva far meglio, però nell'insieme è davvero un prodotto ricco di sfumature.
Non credevo potesse far così schifo. Soprattutto a Deep...
|
secondo me è bellissimo.
_________________ Partecipare ad un'asta, se si ha il Parkinson, può essere una questione molto costosa.
Michael J. Fox
---------
Blog |
|
oronzocana
Reg.: 30 Mag 2004 Messaggi: 6056 Da: camerino (MC)
| Inviato: 25-08-2010 09:14 |
|
Nascita, evoluzione, (ri)nascita. E ancora; ma fino a quando? Così inizia l’ultima opera di Vincenzo Natali (italo-canadese) che muove la sua analisi filmica tra le tortuosità delle scontro/incontro tra l’istinto di maternità e l’altro istinto primordiale, forse ancora più apicale, di sopravvivenza. Nonostante la banalizzazione di alcuni sottotemi legati alla manipolazione genetica, l’antinomia iniziale, che porta al contatto detonante due situazioni fondamentalmente complementari, si sviluppa in un complesso e ritmico gioco di sentimenti. La normalità (parola che dovrebbe essere messa all’indice tanta è la sua bieca vacuità) come idea, come valore (ormai sono tutti portatori sani di valori), è sostituita (giustamente) dal più confacente e umanamente condivisibile tema dell’equilibrio: vero parametro a cui la dignità dell’uomo non può mancare di portare omaggio e rispetto.
Il regista si muove sul sottile confine che divide l’uomo dalla morte. La sua sopravvivenza contro l’evoluzione biologica di un organismo vivente (rectius equilibrio). Chi vince? Non è dato conoscere quale sia il punto di non ritorno, ma è proprio qui che risiede l’anima di Splice. Il continuo rimandare la morte, il costante allungamento della vita, l’illusione della vita eterna: sono i veri topic oggetto di indagine. Proprio per questo la creatura, sviluppata da genitori di cronemberghiano imprinting (Ginger e Fred), muore tante, troppe volte. Eureka! L’equilibrio si rompe quando la morte perde il suo contenuto e cessa di avere il ruolo di sommo sacerdote garante dell’armonia. Nessuno parteggia per la fine della vita, ma la cinica realtà è talvolta (in)distruttibile e necessaria.
Omaggi e citazioni continue compongono un film molto più profondo di quanto l’apparenza possa suggerire. Fantascienza e horror, generi nobilissimi, toccano vette di assoluta “vangelità cinematografica” grazie ad una regia molto accurata nell’alternare registri drammatici ad altri d’azione spinta (come i continui combattimenti con la creatura) che predilige, ad ogni modo, muovere la macchina da presa in ambienti chiusi (principalmente interni) che hanno sempre un punto di fuga: quel “un po’ più in là” che costantemente sposta il punto di equilibro oltre quello di non ritorno.
Qui nel camerinese si dice che “dieci niente ammazzano un somaro”; Natali, con un tocco sicuramente meno volgare, fa la parafrasi del detto autoctono. Che sia di origini marchigiane? Tutto è possibile.
_________________ Partecipare ad un'asta, se si ha il Parkinson, può essere una questione molto costosa.
Michael J. Fox
---------
Blog |
|